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Chaz Davies è migliorato abbastanza in sella alla V4R?

Friday, 24 July 2020 08:17 GMT

Il passaggio alla Ducati Panigale V4R è stato difficile. Ora è pronto per la svolta? Il telecronista del WorldSBK Steve English dice la sua su ciò che ha visto da parte del dragone gallese.

Quando Chaz Davies è in forma, è formidabile. Ha vinto 30 gare nel WorldSBK ed è stato il rivale principale di Jonathan Rea negli ultimi cinque anni. Davies è una forza della natura sulla moto giusta e riesce ad arrivare a uno stato di forma che lo rende imbattibile. Purtroppo il 33enne ha fatto fatica a trovare l'equilibrio ideale con la Ducati Panigale V4R. La moto che ha esordito nel WorldSBK nel 2019 è un’arma. Per Alvaro Bautista era una moto perfetta. Lo spagnolo è andato subito forte appena sbarcato nel paddock diventando immediatamente una figura di interesse in Ducati. Dopo essere stato per cinque anni il punto focale della Casa di Borgo Panigale – mentre i suoi compagni di squadra tentennavano – Davies all’improvviso si è trovato con un ruolo secondario.

Quando Bautista se n’è andato sarebbe stato incomprensibile vedere Davies contento di scorgere il posteriore dello spagnolo. Invece al suo fianco è arrivato un altro protagonista del MotoGP™ come Scott Redding: una sorta di déjà vu per Davies. Nel corso dell’inverno il migliore, il vero punto di riferimento è stato Redding. Due piloti sono saliti in sella alla moto da esordienti nel WorldSBK e hanno fatto meglio del collega di punta. È un momento difficile per Chaz. 

Nel mondo del motociclismo il pacchetto è la cosa più importante. Non è solo una questione di moto o di pilota. Non puoi vincere se manca una di queste ma per portare a casa le gare ci deve essere un matrimonio. Devi adattare la moto al pilota e il pilota alla moto. È tutta una questione di compromessi. Davies e Ducati ce la faranno? L’anno scorso in estate hanno fatto un passo avanti e a Laguna Seca abbiamo visto un ottimo Davies. In quella fase alcune voci nel paddock dicevano che il pilota Ducati era tornato ad alcune parti standard per provare a trovare il giusto feeling con la moto. A volte fare un passo indietro è necessario per farne poi uno avanti.

Da quel momento Davies si è trovato meglio ed è stato un serio pretendente per il podio in tutto il resto della stagione. Nei test ha dimostrato di trovarsi molto meglio con la moto e di riuscire a guidare in modo aggressivo in entrata curva. Davies frena più tardi di tutti e mette tantissima forza sull’anteriore in entrata. Se Ducati riuscirà a farlo sentire a suo agio anche in questo ambito allora potrà dare il meglio di sé.

Il motore della V4R ha un ruolo chiave e nel recente test in Catalogna Davies e Redding hanno toccato le velocità massime nonostante siano tra i piloti più alti e pesanti. Un grande vantaggio per Davies se riuscirà a far funzionare in modo costante la moto in entrata curva.

Davies può dare la svolta alla situazione? Sì. Ci riuscirà? Questa è una domanda molto diversa a cui è difficile dare una risposta. Ha il potenziale per lottare di nuovo per il titolo nel WorldSBK ma è anche vero che potrebbe avere maggiori occasioni in sella a un’altra moto. Dopo 18 mesi e 41 gare abbiamo molti dati su Davies e sulla Ducati V4R. Con Redding che si è trovato così a suo agio da quando è sbarcato nel paddock del WorldSBK è ovvio che Davies avvertirà la pressione.

L’anno scorso abbiamo visto che quando Ducati ha toccato l’apice Bautista si concentrava molto sull’uscita curva piuttosto che sull’ingresso. Quest’ultimo aspetto non è il punto di forza della moto che riguarda invece l'utilizzo della coppia motrice quando spalanchi il gas per arrivare poi a toccare la velocità massima con il numero più alto di giri al minuto nel WorldSBK. Tutto l’opposto di come ha sempre guidato Davies nel corso della sua carriera.

La velocità è ancora il suo marchio di fabbrica a patto che riesca a correre come vuole. Sono cambiate tante cose con il passaggio dalla due cilindri Panigale alla nuova moto ma finora non si è trovato tanto a suo agio con la novità. Cambiare non è facile e adesso deve correre pensando però dentro di sé a quello che fa. Se ti succede nel WorldSBK è come guidare con una mano dietro la schiena. Fino a quando non ritroverà quella 'naturalezza' necessaria sarà dura rivedere Davies tornare ai massimi livelli a cui ci aveva abituato in passato.

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